CIRCOLARE 5/2024 DEL 22 GENNAIO 2024

LEGGE DI BILANCIO 2024 – NOVITA’ IN TEMA DI AGEVOLAZIONI

Rif. normativi

e di prassi:

L. 213/2023 (pubblicata in G.U. del 30/12/2023 n. 303, S.O. n. 40)

In sintesi

Di seguito viene fornita un’informativa sulle principali novità in tema di agevolazioni per imprese e privati previste dalla Legge di Bilancio 2024.

Sommario

  1. Bonus investimenti per le imprese
  2. Rifinanziamento “Nuova Sabatini” (art. 1 co. 256)
  3. Credito d’imposta per gli esercenti le attività di trasporto merci (art. 1 co. 296-297)
  4. Bonus asili nido (art. 1 co. 177)
  5. Proroga per l’accesso al Fondo di garanzia prima casa (art. 1 co. 7-12)
  6. Esenzione IMU per immobili posseduti e utilizzati da Enti non commerciali (art. 1 co. 71)
  7. Variazione catastale immobili oggetto di interventi Superbonus (art. 1 co. 86-87)

1 Bonus investimenti per le imprese

La Legge di Bilancio 2024 non impatta sul bonus investimenti in beni strumentali, che resta in vigore solo per quanto riguarda gli acquisti di beni “4.0” materiali e immateriali.

Di seguito si riporta un riepilogo in forma schematica della misura del credito di imposta:

Investimento 2023 (o 30.06.2024 in caso di “prenotazione”) 2024 (o 30.06.2025 in caso di “prenotazione”) 2025 (o 30.06.2026 in caso di “prenotazione”)
Beni materiali ordinari NULLA NULLA NULLA
Beni immateriali ordinari NULLA NULLA NULLA
Beni materiali 4.0 – 20% per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni;

– 10% per investimenti tra 2,5 e 10 milioni;

– 5% per investimenti tra 10 e 20 milioni;

– 20% per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni;

– 10% per investimenti tra 2,5 e 10 milioni;

– 5% per investimenti tra 10 e 20 milioni;

– 20% per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni;

– 10% per investimenti tra 2,5 e 10 milioni;

– 5% per investimenti tra 10 e 20 milioni;

Beni immateriali 4.0 20% 15% 10%

* Si ricorda che, con “prenotazione”, si intende il versamento di un acconto pari ad almeno il 20% del costo di acquisto del bene agevolato.

2 Rifinanziamento “Nuova Sabatini”

Viene previsto il rifinanziamento con 100 milioni di euro per l’anno 2024 la nuova Sabatini. Nessuna modifica è apportata alla disciplina dell’agevolazione.

In estrema sintesi, si ricorda che la nuova Sabatini sostiene l’acquisto, o l’acquisizione in leasing, da parte di micro, piccole e medie imprese, di beni strumentali materiali – macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature nuovi di fabbrica e hardware – o immateriali (software e tecnologie digitali) a uso produttivo.

In via ordinaria, gli investimenti devono essere ultimati entro 12 mesi dalla data di stipula del contratto.

In via eccezionale, per effetto della proroga prevista dalla legge di Bilancio 2023, per sole le iniziative con contratto di finanziamento stipulato dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2023, gli investimenti dovranno essere completati entro 18 mesi anziché entro 12 mesi.

Per “data di ultimazione dell’investimento” si intende la data dell’ultimo titolo di spesa riferito al programma d’investimento o, nel caso di operazione di leasing finanziario, la data dell’ultimo verbale di consegna dei beni.

La realizzazione dell’investimento deve essere oggetto della concessione di un finanziamento, bancario o in leasing finanziario, da parte di banche e intermediari finanziari aderenti alla misura:

  • interamente destinato alla realizzazione degli investimenti ritenuti ammissibili;
  • di importo compreso tra 20.000 € e 4 milioni di € per impresa beneficiaria, anche frazionato in più acquisti. Ai fini della verifica del rispetto del predetto limite di 4 milioni di euro rileva l’importo complessivo dei finanziamenti già ammessi alle agevolazioni riferiti all’impresa beneficiaria, per i quali non siano ancora scaduti i termini di durata come comunicati dal soggetto finanziatore in sede di stipula dei relativi contratti;
  • di durata non superiore a 5 anni dalla data di stipula del contratto di finanziamento oppure, nel caso di leasing finanziario, dalla data di consegna del bene o dalla data di collaudo se successiva. Qualora la fornitura in leasing finanziario riguardi una pluralità di beni, la predetta durata massima decorre dalla data di consegna dell’ultimo bene, oppure dalla data di collaudo, se successiva.

Le agevolazioni consistono in un contributo in conto impianti, calcolato in via convenzionale su un finanziamento della durata di 5 anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:

  • 2,75% per investimenti ordinari: investimenti correlati all’acquisto di macchinari, impianti, beni strumentali di impresa, attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo “non 4.0”;
  • 3,575% per investimenti 4.0: investimenti correlati all’acquisto di beni materiali nuovi di fabbrica e immateriali, aventi come finalità la realizzazione di investimenti in tecnologie “4.0” e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti;
  • 3,575% per investimenti green: investimenti correlati all’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.

La domanda di accesso alle agevolazioni deve essere compilata, pena l’improcedibilità, in via esclusivamente telematica attraverso la piattaforma informatica dedicata alla misura.

3 Credito d’imposta per gli esercenti le attività di trasporto merci

Viene previsto un credito di imposta in favore delle imprese che effettuano attività di trasporto di merci con veicoli di massa massima complessiva pari o superiore a 7,5 tonnellate, iscritte nell’albo nazionale degli autotrasportatori di cose per conto di terzi. La misura massima del credito è pari al 12% della spesa sostenuta nel mese di luglio 2022 per l’acquisto del gasolio impiegato nei veicoli, di categoria euro 5 o superiore.

4 Bonus asili nido

Viene previsto l’incremento del bonus per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido, pubblici e privati, e per forme di supporto domiciliare per bambini aventi meno di tre anni di età e affetti da gravi patologie croniche.

L’aumento interessa i nuclei familiari in relazione a un figlio (o a più figli), nato dopo il 1° gennaio 2024, a condizione che nel nucleo sia presente almeno un altro figlio, di età inferiore a 10 anni, e che il medesimo nucleo abbia un valore di ISEE non superiore a 40.000,00 €.

La misura complessiva del beneficio, nel caso sopra riportato, è di 3.600,00 € annui.

Invece, per i nuclei familiari non rientranti nell’ambito di applicazione del nuovo incremento, restano fermi gli importi del buono nelle misure che seguono:

  • 3.000,00 € per i nuclei familiari con un valore dell’ISEE non superiore a 25.000,00 €;
  • 2.500,00 € per i nuclei familiari con un valore dell’ISEE compreso tra 25.000,00 e 40.000,00 €;
  • 1.500,00 € per i nuclei familiari con un ISEE superiore a 40.000,00 euro e per i casi di insussistenza o insufficienza della documentazione relativa all’ISEE.

Si ricorda che il bonus è corrisposto dall’INPS al genitore richiedente, previa presentazione di idonea documentazione attestante l’iscrizione e il pagamento della retta a strutture pubbliche o private ovvero previa presentazione di un’attestazione rilasciata dal pediatra di libera scelta che attesti, per l’intero anno di riferimento, l’impossibilità del bambino di frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica.

5 Proroga per l’accesso al Fondo di garanzia prima casa

Viene prorogata al 31.12.2024 la scadenza del termine per l’accesso al Fondo di garanzia per la prima casa, secondo il prioritario regime di concedibilità della garanzia sino alla soglia massima dell’80% della quota capitale

L’agevolazione in esame concerne la possibilità di accedere al Fondo di garanzia per la prima casa destinato alla concessione di garanzie a prima richiesta sui mutui ipotecari di ammontare non superiore a 250.000,00 €, erogati per l’acquisto e per interventi di ristrutturazione e accrescimento dell’efficienza energetica di unità immobiliari site sul territorio nazionale da adibire ad abitazione principale.

I destinatari dell’agevolazione, che devono possedere un ISEE inferiore a 40.000 euro, sono:

    • giovani coppie;
    • nuclei familiari monogenitoriali con figli minori;
    • conduttori di alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari comunque denominati;
    • giovani che non hanno compiuto 36 anni di età.

Sono incluse tra i beneficiari prioritari dell’agevolazione anche le c.d. “famiglie numerose”, ovvero quelle con:

  • tre figli di età inferiore a 21 anni, con ISEE non superiore a 40.000,00 € annui;
  • quattro figli di età inferiore a 21 anni con ISEE non superiore a 45.000,00 € annui;
  • cinque o più figli di età inferiore a 21 anni con ISEE non superiore a 50.000,00 euro annui.

6 Esenzione IMU per immobili posseduti e utilizzati da Enti non commerciali

Viene precisato che l’art. 1 co. 759 lett. g) della L. 160/2019, relativo all’esenzione dall’IMU per gli enti non commerciali, nonché le norme richiamate o sostituite da tale disposizione, devono interpretarsi nel senso che gli immobili dell’ente non commerciale si intendono:

  • “posseduti” anche se concessi in comodato ad un altro ente non commerciale, funzionalmente o strutturalmente collegato all’ente concedente, a condizione che l’ente comodatario svolga nell’immobile esclusivamente le attività istituzionali previste dall’art. 7 co. 1 lett. i) del D.Lgs. 504/92, con modalità non commerciali;
  • “utilizzati” anche in assenza di esercizio attuale delle attività istituzionali ex art. 7 co. 1 lett. i) del D.Lgs. 504/92, purché detta assenza non determini la cessazione definitiva della strumentalità dell’immobi­le allo svolgimento delle predette attività

7 Variazione catastale immobili oggetto di interventi Superbonus

Con riguardo alle unità immobiliari oggetto di interventi che danno diritto al superbonus, di cui all’art. 119 del DL 34/2020, è consentito all’Agenzia delle Entrate di verificare se sia stata presentata la dichiarazione Docfa, anche al fine di eventuali varia-zioni della rendita catastale.

Sono quindi previsti controlli sulle dichiarazioni Docfa che dovranno essere conformi ai lavori effettivamente realizzati sugli immobili.